Il Liberty e il '900 a Montecatini
Una città da esplorare camminando: nei parchi che circondano la grandiosa architettura delle terme, sotto le logge degli edifici termali, accompagnati dal gorgoglio delle fontane e dei piccoli ruscelli, nei grandi viali alberati costeggiati dagli alberghi storici, meta del turismo internazionale sin dal primo Novecento.
Si prosegue attraversando memorie degli anni ’50 e della Dolce Vita degli anni ’60, quando Montecatini era una delle destinazioni italiane più glamour, cara alle celebrità di Hollywood, principi, emiri, scrittori e politici.
La connotazione estetica gentile delle belle palazzine moderne con sullo sfondo le dolci colline di Montecatini Alto – uno dei borghi più belli d’Italia – anche raggiungibile con la deliziosa funicolare rossa ottocentesca, definiscono perfettamente quell’“architettura del piacere”, che rende il soggiorno nella città un’esperienza unica di benessere sia per i visitatori che per i residenti.
Anche Giorgio De Chirico ne rimase attratto e in uno dei suoi consueti soggiorni nella cittadina termale, visitando Luigi Russo della famosa galleria Barcaccia (Montecatini-Roma) disegna lo specchio d’acqua della piscina Le Panteraie, popolato da bagnanti metafisici.
La piscina realizzata negli anni ’50 su progetto di Pietro Porcinai, è l’unica piscina insieme a quella della Canzone del Mare a Capri disegnata dal più grande paesaggista italiano del Novecento, autore sempre a Montecatini anche del grande giardino pensile delle Terme Tettuccio.
Alla fama di Montecatini Terme contribuiscono diversi film, in quanto la città viene prescelta come set da noti registi. Per fare qualche esempio vengono girate sequenze di Camping di Franco Zeffirelli (1957), Una Rolls-Royce Gialla di Anthony Asquith (1964), Amici Miei atto II di Mario Monicelli (1982), Oci Ciornie di Nikita Michalkov (1987), La pazza gioia di Paolo Virzì (2016).